0

una coppia stava parlando al telefono

una coppia stava parlando al telefono

Marco e Giulia erano sposati da quindici anni e, come molte coppie moderne, si ritrovavano spesso a comunicare tramite messaggi o, nel caso di questo racconto, con una frenetica chiamata di lavoro. Marco era bloccato in autostrada, mentre Giulia era a casa, cercando di gestire i tre figli e un gatto particolarmente esigente.

“Amore, ti avevo chiesto di prendere il latte e le uova!” esclamò Giulia, la voce tesa per lo stress. “Ho due bambini che urlano per la colazione e l’ultimo pannolino è scomparso. Se non torni con la spesa intera, ti giuro che ti mando a dormire in giardino, anche se fuori nevica.”

Marco, che teneva il telefono con la spalla mentre cercava disperatamente di cambiare corsia, rispose con un sospiro drammatico. “Giulia, sono quasi arrivato. Ho preso tutto, tranquilla. Ho il latte, il pane, le uova, e ho anche trovato quel nuovo formaggio che adori. E a proposito del pannolino, l’ho visto questa mattina sotto la pila dei calzini puliti, devi solo cercarlo.”

Ci fu un lungo silenzio dall’altra parte. Poi, Giulia, con un tono di voce stranamente dolce, chiese: “Marco, sei sicuro di aver comprato **tutto**? C’è qualcos’altro che devi dirmi?”

Marco si sentì un brivido freddo lungo la schiena. Aveva dimenticato qualcosa di fondamentale? “No, amore, ho anche i fiori! Rose rosse, proprio come piacciono a te! Cosa ho dimenticato?”

Giulia si schiarì la voce, poi disse: “Marco, sei un tesoro. Adesso, smetti di urlare contro il telefono. Ti ricordi che sono io che ti ho chiamato dall’altro telefono, mentre tu sei in casa, seduto sulla poltrona? Il gatto sta bene, i bambini sono a scuola e, soprattutto, abbiamo finito il sale da due giorni. Sei un adorabile disastro. Quando hai intenzione di alzarti per andare al supermercato?”

Marco lasciò cadere il telefono e fissò la spesa che aveva solo immaginato di comprare. La sua fantasia di marito perfetto era crollata. Il silenzio nella casa era assordante. Fine della storia.