Un tale è invitato a cena da

Un tale è invitato a cena da un vecchio amico e nota che ogni volta

che il padrone di casa ha bisogno di qualcosa, si rovolge alla moglie chiamandola

“Cara”, “Dolce cuore mio”, “Micina”, “Amorino bello”, “Tesoro” ecc, ecc.
L’amico, a fine serata, in disparte si complimenta con lui:


“E’ veramente bello che dopo tutti questi anni di matrimonio tu le dica queste belle parole”


E l’altro:
“Amico mio, credimi, la verità è che mi sono dimenticato il suo nome!”
(da Roberto)