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un signore giunto alleta pensionabile

un signore giunto alleta pensionabile

Il signor Luigi aveva lavorato per quarant’anni in un ufficio di contabilità, un lavoro che amava e che lo aveva reso un uomo estremamente metodico e noioso. Finalmente, era giunto all’età della pensione. Il giorno in cui si congedò dal suo ufficio, si sentì stranamente vuoto. Non aveva idea di cosa fare della sua vita.

Tornò a casa e si sedette sul divano, fissando il vuoto. Sua moglie, Maria, una donna pratica e senza fronzoli, lo guardò con un misto di compassione e paura. “Luigi, tesoro, sei in pensione! Non devi più lavorare! Fai qualcosa! Vai a pescare! Gioca a carte! Vai a trovare i tuoi amici! Non stare lì seduto a fissare il muro!”

Luigi sospirò. “Maria, non so cosa fare. La mia vita era il mio lavoro. Adesso che non lavoro più, mi sento inutile. Non so cosa fare di me stesso. Sono un disastro. Forse dovrei tornare in ufficio e chiedere di fare qualche ora di straordinario.”

Maria si sedette accanto a lui. “Luigi, non devi lavorare. Devi rilassarti. Devi goderti la vita. Ti ricordi che volevi imparare a suonare il sassofono? Fallo! Ti ricordi che volevi scrivere un libro sulla tua vita? Scrivilo! Devi trovare un nuovo scopo, Luigi!”

Luigi la guardò, poi si alzò. “Hai ragione, Maria! Devo trovare un nuovo scopo! Adesso vado a comprare un sassofono. E poi, scriverò un libro. Ma dimmi: **cosa dovrei scrivere nel libro?** La mia vita è noiosa. Non ho mai fatto niente di eccitante. Sono un contabile, Maria!”

Maria sorrise. “Luigi, scrivi la verità. Scrivi che hai passato quarant’anni a contare i soldi degli altri. Scrivi che sei un uomo metodico, onesto e noioso. Ma scrivi anche che sei un uomo che ama sua moglie, e che vuole imparare a suonare il sassofono. E scrivi che la tua vita non è finita, è appena iniziata. E a proposito, Luigi, non comprare un sassofono troppo costoso. Non sei un musicista professionista.”

Luigi la abbracciò. “Sei un tesoro, Maria! Hai ragione! Non comprerò un sassofono costoso. Comprerò un sassofono usato. E scriverò un libro. Ma dimmi: **perché** non posso tornare in ufficio?”

Maria rispose con un sorriso malizioso. “Perché ti ho già sostituito con un robot. E il robot è più veloce, più efficiente, e non si lamenta mai. E a proposito, Luigi, il robot mi ha detto che devi fare la spesa. E comprare il sale. Molto sale.”

Luigi si rassegnò. **La pensione non era la libertà, ma un nuovo lavoro.** E sua moglie era il suo nuovo capo. Uscì di casa, con un sorriso sulle labbra. Doveva trovare un sassofono e del sale. Era l’inizio di una nuova avventura.