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la moglie napoletana torna a casa matrimonio scherzi

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Carmela e Gennaro si erano sposati da due settimane, ma erano uniti da vent’anni di fidanzamento tempestoso, come solo una coppia napoletana sa fare. Carmela era tornata a casa dopo una breve visita a sua madre a Sorrento, e Gennaro aveva avuto due giorni per prepararle una sorpresa di benvenuto che, nelle sue intenzioni, doveva essere uno scherzo d’amore, un gesto romantico e divertente.

Quando Carmela aprì la porta di casa, trovò il soggiorno completamente buio. “Gennaro? Se è uno dei tuoi scherzi da quattro soldi, ti giuro che ti faccio dormire sul balcone, anche se c’è la pioggia!” gridò. All’improvviso, le luci si accesero. Gennaro era in piedi al centro della stanza, indossando solo un grembiule di Minnie, circondato da candele, petali di rosa e, in un angolo, una statua di gesso di San Gennaro con in mano un limone.

Carmela rimase a bocca aperta. “Gennaro! Ma che è successo qui? Hai svaligiato un negozio di articoli per feste e poi hai rubato il grembiule di mia zia Filomena?”

Gennaro si avvicinò, con il sorriso più romantico che un napoletano potesse fare. “Amore mio! Ti ho preparato una sorpresa speciale per il nostro ritorno! Ho cucinato la tua pasta al forno preferita e ho messo su la tua musica… e guarda!” Indicò un grande cartello appeso al muro che recitava: “**BENVENUTA A CASA, MIA REGINA! HO NASCOSTO LE TUE SCARPE PREFERITE IN 10 POSTI DIVERSI! TROVALE TUTTE E AVRAI UN BACIO**”.

Carmela lo guardò con un misto di tenerezza e orrore. “Gennaro, tu sei pazzo! Ma perché hai nascosto le mie scarpe? E la pasta al forno? Dove l’hai messa?”

Gennaro si sentì un po’ confuso. “Le scarpe… perché ho pensato che fosse un gioco divertente! E la pasta al forno… è in forno, no?”

Carmela corse in cucina. Aprì il forno e trovò la pasta al forno carbonizzata, con il piatto rotto. Il fumo riempì la stanza. Carmela si girò e guardò il marito in grembiule. “Gennaro, dimmi che non hai usato le mie scarpe nuove per sostenere il tavolo in cucina, perché altrimenti il gioco non sarà divertente, ma molto, molto doloroso per te.”

Gennaro indicò con aria innocente la statua di San Gennaro. “Amore, ho usato solo le tue vecchie pantofole per sorreggere la statua di San Gennaro. Non volevo che cadesse! E a proposito, hai visto il messaggio che ho scritto sulla tua torta?”

Carmela si avvicinò alla torta sul tavolo, che non sembrava affatto un dolce, ma una massa indistinta di panna e cioccolato. Su di essa, con una calligrafia tremante, c’era scritto: **”TI AMERO’ PER SEMPRE, QUANDO SMETTERAI DI URLARE!”**

Carmela respirò profondamente, poi scoppiò a ridere. “Gennaro! Sei un disastro, ma ti amo! Adesso, togliti quel grembiule, chiama una pizzeria, e dimmi dove hai nascosto le mie scarpe, prima che io chiami mia madre e ti faccia sfrattare. Ma prima, dammi un bacio. Sei l’unico uomo che riesce a farmi ridere anche quando mi fai arrabbiare.”