In una filiale bancaria squilla il telefono e risponde un giovane impiegato:
“Buongiorno sono Sonia della banca Monte dei Fiaschi, come posso aiutarla?”
“Buongiorno, sono il signor Ticciati, vostro correntista. Vorrei gentilmente parlare con il direttore.”
“Va bene, un attimo e glielo passo.”
L’impiegata passa quindi la telefonata al direttore:
“Buongiorno signor Ticciati, mi dica tutto!”
“Buongiorno direttore, vorrei gentilmente sapere quanto c’è sul mio conto corrente.”
“Controllo subito… Ecco, lei ha esattamente 3.927,10 euro sul conto.”
“Okay, grazie mille!”
Dopo 30 minuti la scena si ripete:
“Salve, sono Mario Ticciati, posso parlare con il direttore?”
“Certamente, attenda un attimo in linea” risponde l’impiegato e passa la chiamata al direttore.
“Buongiorno signor Ticciati, ha dimenticato di chiedermi qualcosa?”
“No, cioè sì, vorrei sapere quanto c’è sul mio conto corrente.”
“Ma gliel’ho detto mezz’ora fa!”
“Me lo può ripetere per cortesia?”
“Glielo ripeto, ma magari questa volta se lo segni: ha esattamente 3.927,10 euro.”
“Va bene, grazie.”
Dopo dieci minuti un’altra telefonata. È sempre il signor Ticciati che chiede di parlare con il direttore per chiedere quanto c’è sul suo conto.
Il direttore perde la pazienza
“Signor Ticciati che le prende? Ha intenzione di continuare così per tutto il giorno?”
“A dire il vero sì perché quando vado in rosso io con il conto voi mi telefonate anche dieci volte al giorno!!!”