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il nipote chiede alla nonna

il nipote chiede alla nonna

Luca, un ragazzino di dieci anni, era in visita dalla nonna, Elvira, in un piccolo paese di montagna. La nonna era una donna d’altri tempi, con una saggezza antica e un amore incondizionato per i nipoti. Luca, tuttavia, aveva una mente molto moderna e tendeva a interpretare tutto in chiave digitale.

Seduti in cucina, Luca guardò la nonna che stava impastando il pane con le mani. “Nonna, ma tu non hai il robot da cucina? Non faresti prima a usare un robot? Così potresti giocare a ‘Candy Crush’ come le mie amiche.”

La nonna sorrise. “Tesoro, io non ho bisogno di robot. Le mie mani sono il miglior robot da cucina che ci sia. E poi, il pane ha il sapore dell’amore e della fatica. Non si può fare il pane buono con un robot.”

Luca si fece serio. “Nonna, ho una domanda che mi assilla da tempo. Quando la mamma e il papà si arrabbiano con me, mi dicono sempre: ‘Ricorda cosa ha fatto la nonna per noi’. Ma cosa hai fatto di così importante, nonna? Hai inventato l’Internet? Hai scoperto una nuova cura per la tosse?”

La nonna si asciugò le mani e lo guardò con un sorriso dolce. “Luca, non ho inventato l’Internet. Ma ho fatto una cosa molto più importante. Ho fatto un sacco di sacrifici per i tuoi genitori. Ho lavorato duro, ho cucinato per loro, li ho amati incondizionatamente, e ho cercato di insegnare loro il valore dell’onestà e della famiglia.”

Luca annuì. “Capisco. Hai fatto il ‘backup’ della famiglia, nonna. Hai salvato i dati più importanti. Ma dimmi, nonna, c’è un’altra cosa che non capisco. Quando eravate giovani, non avevate il cellulare, non avevate Netflix, non avevate i videogiochi. **Come facevate a non annoiarvi?**”

La nonna scoppiò in una risata fragorosa. “Noi non ci annoiavamo, tesoro! Noi parlavamo! Giocavamo! Ballavamo! Andavamo a trovare gli amici! Non avevamo bisogno di uno schermo per essere felici. La nostra vita era la nostra ‘app’ preferita!”

Luca si alzò e abbracciò la nonna. “Nonna, sei la migliore. Sei un ‘modello vintage’ di persona, ma sei più forte di un supereroe. Ma dimmi l’ultima cosa, e sii onesta: hai mai desiderato avere un cellulare per chiamare il nonno quando litigavate?”

La nonna fece l’occhiolino. “Certo che lo volevo! Ma avrei preferito avere un ‘tasto Mute’ da premere su tuo nonno quando si lamentava. Quello sì che sarebbe stato utile. Adesso, vai a giocare, e lascia il pane in pace. È quasi pronto per essere ‘uploadato’ nel forno. E a proposito, hai visto dove ho messo il mio rosario? Non lo trovo più. Credo che sia un ‘bug’ della mia memoria.”