a scuola la maestra chiede a pierino
La Maestra Carla, una donna paziente ma ormai al limite della sopportazione, guardò la sua classe di terza elementare, i cui occhi sprizzavano l’energia di chi aveva appena bevuto cinque litri di succo d’arancia. La maestra amava il suo lavoro, ma c’era un elemento che rendeva ogni giorno una battaglia epica: Pierino.
Pierino era seduto all’ultimo banco, armeggiando con un elastico e sognando ad occhi aperti di diventare un giorno un famoso assaggiatore di gelato. La Maestra Carla decise di interrogarlo per riportarlo alla realtà. “Pierino! Concentrati. Vediamo un po’ se hai studiato. Dimmi: cosa usiamo per calcolare la circonferenza della Terra?”
Pierino si alzò in piedi con lentezza esasperante, si grattò la testa, e rispose con l’aria di chi aveva appena scoperto la legge della gravità: “Maestra, la Terra è rotonda. Quindi, per la circonferenza… usiamo un metro da sarto molto, molto lungo, no? Ma dev’essere di quelli che si arrotolano, altrimenti come fa a fare tutto il giro?”
La classe scoppiò a ridere, e la Maestra Carla si prese un momento per contare fino a dieci. “Pierino,” disse, la voce che si incrinava, “la scienza non usa il metro da sarto. Ci sono formule matematiche. Dimmi qual è un solido che rotola.”
Pierino non esitò. “Una palla da bowling. E rotola anche un sacco di volte, se la lanci forte.”
La Maestra provò un’altra strada. “Ascolta, facciamo un esempio facile, Pierino. Se tuo padre ti dà cinque mele e tua madre ti dà altre cinque mele. Cosa hai?”
Pierino ci pensò un attimo, poi rispose con tono grave: “Maestra, ho le mani piene di mele e un bel mal di pancia, perché le mele mi fanno venire l’acidità di stomaco. E poi, perché i miei genitori mi darebbero tutte quelle mele se sanno che non le mangio?”
La Maestra Carla, ormai sconfitta, si lasciò cadere sulla sedia. “Pierino, bravo, hai risposto con… originalità. Torna a sederti. Adesso dimmi solo un’ultima cosa, e rispondi onestamente: perché sei sempre così distratto e non rispondi mai come si deve?”
Pierino si sedette, guardò la Maestra con i suoi occhi innocenti, e disse: “Maestra, perché mi ha fatto tutte domande sbagliate. Se mi avesse chiesto: ‘Quanti gusti di gelato riesci a distinguere in un assaggio?’, avrei risposto subito: 32!”