una coppia avanti negli anni e a cena
La signora Elena e il signor Guido, sposati da cinquant’anni e ormai esperti nell’arte di ignorarsi a vicenda, erano a cena in un ristorante elegante per celebrare il loro anniversario. Il silenzio tra loro era interrotto solo dal rumore delle posate che sbattevano. Erano una di quelle coppie che avevano esaurito gli argomenti di conversazione decenni prima.
Ad un certo punto, Elena si rivolse a Guido. “Guido, mi senti? Ti ho chiesto per la terza volta se hai preso le medicine. Se non le prendi, non dormi la notte, e io non dormo. E la prossima volta che non dormi, ti mando a dormire sul divano, anche se fuori nevica.”
Guido, che era quasi sordo, rispose: “Cosa? Hai detto che la cena è salata? Non preoccuparti, Elena. Se è salata, bevi un bicchiere d’acqua. E comunque, il cibo di questo ristorante fa schifo. Per la prossima volta, andiamo alla pizzeria del signor Rossi.”
“Non ho detto che la cena è salata, Guido! Ho detto che devi prendere le medicine! Sei un disastro! Non mi ascolti mai! E a proposito, perché indossi ancora quel maglione che ti ho regalato vent’anni fa? È pieno di buchi!”
Guido si strinse nelle spalle. “I buchi? Non preoccuparti, Elena. Sono di moda, lo sai. E a proposito, hai visto come ti guardano gli altri clienti? Pensano che siamo due persone interessanti. Non ti lamentare, Elena! Siamo due persone fortunate! Siamo ancora vivi!”
Elena sospirò, ma poi si illuminò. “Guido, ho un’idea geniale. Dobbiamo fare una cosa romantica. Dobbiamo rivivere il nostro primo appuntamento. Ricordi? Siamo andati al cinema, e poi abbiamo mangiato un gelato. Facciamo la stessa cosa stasera. Ti va?”
Guido si fece pensieroso. “Il cinema? Non mi ricordo. Ma il gelato? Quello sì! Adesso, andiamo a prendere un gelato! Ma non un gelato qualsiasi. Voglio un gelato al cioccolato e pistacchio. È il mio preferito!”
Elena sorrise. “Guido, il nostro primo appuntamento non è stato al cinema! Abbiamo fatto una passeggiata al parco, e poi abbiamo mangiato un panino al salame! Ma non fa niente! Andiamo a prendere il gelato! È un buon compromesso. Ma prima, Guido, dimmi una cosa. **Mi ami ancora?**”
Guido si strinse nelle spalle. “Cosa? Hai detto che mi ami? Certo che ti amo, Elena! Ma devi urlare se vuoi che ti senta! E adesso, andiamo a prendere il gelato! E non parlare più di amore. L’amore è silenzioso, Elena. È silenzioso.”
Elena annuì. Guido aveva ragione. L’amore era silenzioso. E l’unica cosa che contava era che fossero ancora lì, insieme, a litigare per il gelato. **L’amore era un mistero, ma il gelato era una certezza.**